Curiosità e grandi aspettative per il nuovo Macfrut: la parola agli espositori
Grande curiosità e aspettative elevate per il “nuovo” Macfrut, che prende il via mercoledì alla fiera di Rimini dopo il Forum in programma domani a Cesena. Italiafruit News ha raccolto i pareri di alcuni rappresentanti di aziende che espongono o organizzano eventi per cercare di capire cosa si attende il settore dall’edizione 3.2 della “storica” kermesse.
Il gruppo Apofruit protagonista in uno spazio di circa 400 metri quadri al padiglione D1 ha grandi aspettative: “Oltre a rappresentare una vetrina utile per instaurare nuove collaborazioni e consolidare rapporti, la nuova versione di Macfrut offre la possibilità di vivere più da protagonisti la fiera attraverso appuntamenti dedicati”, dice Gianluca Casadio, responsabile marketing di Apofruit. “Dopo l’esperienza con i consumatori al Rimini Wellness (foto sotto), Solarelli partecipa al Fruit & Veg Fantasy Show, lo spazio innovativo pensato per promuovere i consumi di frutta e verdure di qualità”.
“Per giovedì, inoltre, è in calendario un importante meeting Apofruit in cui incontreremo soci produttori e dipendenti presentando i progetti dei prossimi tre anni. Un modo nuovo di pensare e vivere una fiera, un modo per esserne protagonisti”, conclude Casadio.
“Macfrut – sottolinea Cristina Bambini (foto sotto), responsabile marketing di Dole Italia – è uno degli appuntamenti più strategici dell’anno. La sua portata internazionale e l’importante presenza di trade ed addetti del settore, la rendono un momento chiave di incontro, confronto e scambio di opinioni. Siamo altresì felici sia stato scelto di proporre la formula di successo del Fruit & Veg Fantasy Show anche in una Fiera di settore perché viene offerta l’opportunità non soltanto di incontrare il pubblico specializzato, ma anche di dare risalto alle potenzialità di utilizzo dei prodotti, secondo la cultura gastronomica Made in Italy. Grazie al talento di chef stellati, anche la frutta diventa l’ingrediente protagonista di primi e secondi piatti, sfiziosi e nutrienti, oltre che di merende, colazioni e dessert”.
“Macfrut sarà per noi l’occasione per incontrare molti dei nostri clienti che ci hanno già dato appuntamento in fiera durante i tre giorni”, spiega Martina Boromello (foto sotto), responsabile marketing di OrtoRomi. “Per quanto riguarda lo spostamento di sede siamo certi che sarà recepito positivamente dal pubblico sia nazionale che internazionale così come il format, quest’anno indubbiamente molto più dinamico, coinvolgente ed interattivo, sia per le aziende che per i visitatori, e che avrà molto probabilmente un feedback positivo, utile anche per le prossime edizioni”.
“Sicuramente – dice Andrea Badursi (foto sotto), direttore generale di Asso Fruit Italia –
ci aspettiamo un Macfrut molto diverso da quello conosciuto nelle precedenti edizioni. Il cambio di format e sede, così come la crescita del numero di espositori che vengono dall’estero (uno su cinque) lasciano ben sperare, la vera scommessa sarà quella di dare slancio all’iniziativa: l’Italia merita una vetrina importante e autorevole. Sappiamo che il percorso è lungo e per niente facile visto che ci sono appuntamenti su scala europea ormai consolidati. Riteniamo che anche in questo la ‘concorrenza’ non può che far bene. Ora non resta che vivere l’esperienza e tirare le somme”.
Edoardo Ramondo (foto sotto), Ad del gruppo T18 vorrebbe venissero affrontati tre temi per il bene settore: decremento dei consumi (“sarebbe interessante che tutte le parti coinvolte nella filiera per una volta si riunissero e tentassero di risolvere insieme questo ormai annoso problema che affligge solo l’Italia, mentre in Europa si viaggia in controtendenza”), articolo 62 (ancora troppe le aziende che non lo rispettano, mentre la produzione agricola necessita sempre più di risorse e denaro in breve tempo) ed estero (“è arrivata l’ora di intraprendere una seria ed organizzata corsa all’export”).
Aspettative all’insegna della fiducia anche tra chi debutta: “La nostra azienda si avvicina per la prima volta all’evento di Macfrut in veste di “espositore” e pertanto non abbiamo concreti termini di paragone con le edizioni precedenti, anche se certamente il cambio di sede verso una struttura più moderna influisce positivamente”, sottolinea Francesco Boselli della Fortini Ortofrutticoli. “La presenza di tanti e diversi attori della filiera, sia tecnici che commerciali, è altrettanto positivo dal nostro punto di vista in quanto potrebbe consentire l’instaurarsi di nuovi rapporti e conoscenze, sempre utili per chi come noi lavora in maniera estremamente specializzata su poche e particolari referenze come sedano e broccolo”.
“Sono certo che Macfrut quest’anno sarà davvero un ripartire da zero con un progetto a 360 gradi e personalmente mi aspetto molto”, ci aveva detto a inizio agosto Roberto Graziani di Graziani Packaging. “Macfrut può rappresentare la fiera della filiera ortofrutticola per eccellenza. Mentre le altre fiere europee sono più concentrate sulla commercializzazione della produzione, Macfrut rappresenta il settore in tutte le sue parti. Abbiamo fatto un investimento importante per partecipare alla fiera nella maniera dovuta e sono molto ottimista. Spero che operatori e clienti possano trovare da questo appuntamento le risposte e le soluzioni che cercano”.
“Le aspettative sono molto forti, perché in questa nuova incarnazione di Macfrut vorremo vedere gli stessi successi e lo stesso gradimento da parte del pubblico che la fiera aveva 15 anni fa, quando era un punto di riferimento per il settore”, il commento di Alberto Montanari di Ilip. “Oggi cogliamo un grande entusiasmo nella nuova organizzazione e auspichiamo che questo porti visibilità e attenzione per la fiera e per i suoi espositori. Vediamo positivamente e con curiosità questa edizione 2015″.
Alberto Maso (sopra), direttore vendite packaging ortofrutta di Nespak auspica che “la fiera riesca a trovare una nuova identità che la rilanci a livello nazionale ed internazionale”. “Attualmente ci sono rassegne del settore molto affermate come Berlino e Madrid che offrono già molte opportunità agli operatori del settore; se il Macfrut vuole emergere, è necessaria una nuova offerta innovativa e di grande qualità. Se questo sarà l’obiettivo, Nespak darà il suo appoggio”.
“Si respira una bella aria, e questo grazie alla determinazione, alla professionalità e alla visione della nuova cabina di regia della fiera”, spiega Claudio Dall’Agata di Bestack (foto sotto), che domani a Cesena proporrà una mostra evento dal titolo “conteniamo la grande bellezza” e sarà poi in fiera a Rimini giovedì alle ore 10.30 organizzando una tavola rotonda che presenterà uno studio sulle confezioni in ortofrutta. “E’ un grande novità spostarsi a Rimini e godere della cornice di padiglioni fieristici di primario livello aiuta. La crescita del numero di espositori è la conferma di questa nuova attenzione e accende nuovi fari sulla nostra filiera che ne ha davvero bisogno. In tal senso Macfrut 2015 è un grande sostegno e potenzialmente il primo passo di un circolo virtuoso che deve da qui iniziare e non certo fermarsi”.
“Sono molto incuriosito dall’approccio che le aziende avranno in fiera”, prosegue Dall’Agata. “L’appeal di una fiera è insito stia anche nella modalità di partecipazione e su quanto investiranno le aziende. Se la ventata di aria nuova stimolerà anche gli allestimenti… beh allora questa sarà una gran bella premessa per il futuro. I padiglioni di Rimini danno molte più opportunità di Cesena. Ma per il salto di qualità tutto questo, che è già molto non basta. Occorre affiancare il consumatore al business, l’utilizzo dei media nazionale ai business meeting, avvicinare chi poi la frutta la mangia a chi la vende. Anche questo fa parte dei servizi che può mettere in campo una fiera, io lo dico da un po’… E lo pensa anche chi ora ha in mano la fiera, che è poi quel che conta. Sarà un buon Macfrut, primo passo per un Macfrut ancora migliore nel futuro”.
Per il gruppo Aop Veneto Ortofrutta e per Opo Veneto Macfrut di Rimini viene vissuta come una grande opportunità per consolidare posizioni e per nuovi concreti obiettivi a valorizzazione del lavoro dei produttori.
Fiducia anche nel mondo dell’ingrosso: “Mi aspetto una fiera che sappia esprimere innovazione e proporre il settore sotto una nuova e più moderna veste trainandolo verso un necessario cambio di passo: se ne sente il bisogno”, commenta Oliviero Gregorelli, presidente dei grossisti Fedagro del Mercato di Brescia.
“Macfrut si conferma come punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per il settore ortofrutticolo, un appuntamento sempre attento alle politiche di crescita comuni ed all’innovazione”, si sottolinea infine dal Car di Roma.