Sedano, il futuro è nella segmentazione
Rivoluzionare il mercato del sedano puntando sulla segmentazione, sulla qualità e su un nuovo modo di consumo. È questa la premessa posta da Fortini Ortofrutticoli, azienda bolognese di Castello d’Argile specializzata in sedano, che la scorsa settimana si è presentata per la prima volta al Macfrut, cogliendo l’occasione per presentare un panel test sul sedano e la nuova versione del sito aziendale.
Segmentazione per colore: verde, bianco e sbiancato
“Il futuro del sedano è nella segmentazione e nella giusta comunicazione al consumatore”, dichiarano ad Italiafruit News Fabio Fortini, titolare dell’azienda insieme al fratello Sergio, e Francesco Boselli, responsabile tecnico. “In Italia, il sedano si distingue per tipologie riconoscibili dal colore: il verde, il bianco e lo sbiancato-maturo, che si colloca sia per colorazione che per maturità in mezzo ai primi due. E sul mercato italiano, le diverse culture culinarie fanno sì che tutte e tre le tipologie debbano essere mantenute per tutto l’anno”, spiega Boselli.
Per ogni colorazione una differente modalità d’uso
Al fine di verificare se le distintività delle varie tipologie fossero effettivamente riconosciute, la Fortini Ortofrutticoli ha effettuato nei mesi scorsi un panel test su consumatori italiani, utilizzando le varietà Darklet (verde e sbiancato) e Loretta (bianco). “Il sedano non è tutto uguale”, spiega Fabio Fortini. “Il verde è più fibroso e più si addice a cotture come il brodo o il soffritto; lo sbiancato-maturo è croccante ma succoso, quindi perfetto per il consumo fresco come snack; infine, il bianco ha un forte carattere decorativo e si presta per decorazioni e preparazioni gourmet”.
Lo sbiancato è il più apprezzato dai consumatori
Ed il risultato del panel test sembra aver confermato quello che la Fortini Ortofrutticoli sosteneva da tempo: i consumatori sono in grado di percepire tali differenze organolettiche. Non è un caso, infatti, che la tipologia di sedano preferita fosse lo sbiancato, proprio perché adatto al consumo fresco e particolarmente aromatico. “Ora che abbiamo in mano questi risultati – aggiunge Fortini – dobbiamo trovare il modo di mettere queste differenze maggiormente in risalto nel punto vendita, guidando il consumatore all’acquisto senza creare confusione”.
Le quantità di sedano lavorate e commercializzate dalla Fortini Ortofrutticoli interessano una superficie di produzione complessiva tra gli 80 e i 90 ettari, distribuiti in Italia (Lazio, Emilia Romagna, Puglia) e Spagna (Murcia), con la quale rifornisce alcune tra le principali catene della Gdo nazionale. L’azienda è inoltre direttamente interessata nella coltivazione del sedano con scopi principalmente sperimentali riguardo a innovazione varietale e tecniche di coltivazione.
Nel mese di maggio l’azienda aveva partecipato a Fruit Innovation a Milano ed abbiamo chiesto un confronto. “Essendo al nostro primo Macfrut, non abbiamo termini di paragone con il passato, se non da visitatori. Notiamo che c’è stata una grande attenzione per gli aspetti produttivi e tecnologici, dovuta forse al fatto che la location è immersa in una tra le zone produttive più importanti del Paese. A Milano, invece, sembrava un po’ più marcato il tentativo di creare relazioni professionali tra le aziende. Siamo comunque molto soddisfatti della nostra partecipazione qui a Rimini”.